Diventare grandi imprenditori. La lezione di Steve Jobs e Henry Ford

Quante volte hai sognato di rubare i segreti del mestiere a uno dei più grandi imprenditori della storia?

Forse non esistono veri e propri segreti… Ma di certo esistono qualità che accomunano tutti i più “grandi”. Come l’arte di saper comunicare le proprie idee e la tenacia.

Ne aggiungiamo una terza: la capacità di imparare dagli altri. Noi abbiamo “studiato” per te due personaggi che hanno fatto storia: Steve Jobs e Henry Ford. Vediamo cos’hanno da insegnarci.

Steve Jobs, l’arte di saper comunicare

Se parliamo di comunicazione, il pensiero va subito a lui, a Steve Jobs, il fondatore (insieme a Steve Wozniak e a Ronald Wayne) della Apple Inc.

Non siamo di certo i primi a curiosare nella sua storia. Su di lui si è scritto in lungo e in largo. Ma a noi interessa concentrarci su un punto: com’è riuscito a parlarci delle sue idee in modo così emozionante e coinvolgente?

Carmine Gallo (esperto di comunicazione e giornalista) su questo tema ha scritto un libro, The Innovation Secrets of Steve Jobs, dove spiega i “segreti” della strategia comunicativa dell’ex CEO di Apple.

Allora, quali sono gli assi nella manica di un bravo comunicatore? Questi sono quelli di Steve Jobs, prendi spunto:

  • Fai una breve descrizione del prodotto, le persone la ricorderanno. Nel 2008, Jobs introdusse il MacBook Air così: “Il più sottile notebook al mondo”. Una frase potente, evocativa e memorabile.
  • Usa parole semplici e dirette. Il CEO descrisse l’iPhone 3G come “incredibilmente dinamico”, una definizione che la diceva lunga sulla velocità del processore.
  • Comunica con le immagini. Quando presenti la tua idea, fallo con poche parole e tante immagini. Le parole possono distrarre e, se non sei un buon oratore, anche annoiare. Ecco perché per introdurre il sottilissimo Macbook Air, Jobs mostrò la fotografia del computer infilato dentro una busta per la posta. Un’immagine che comunicava molto, senza dire una parola.
  • Utilizza anche i numeri, se significativi. Nel 2009, Philip W. Schiller, il vicepresidente marketing della Apple, dichiarò che erano stati venduti 220 milioni di iPod, e che la cifra copriva il 73% del mercato, contro Microsoft che “arrancava” con l’1%.
  • Evidenzia i benefici. Il tuo prodotto può migliorare la vita delle persone? Steve Jobs è riuscito addirittura ad anticipare e creare bisogni là dove ancora non c’erano.
  • Crea un immaginario che accompagni il tuo prodotto. Nel 2001, parlando dell’iPod, disse: “Andremo a rendere il mondo un posto migliore”. Insomma, non stava vendendo solo un riproduttore musicale.

Un grande imprenditore, un potentissimo comunicatore.

Henry Ford, la tenacia dell’imprenditore

Ora facciamo un salto indietro nel tempo di circa un secolo. Parliamo di Henry Ford e della sua Ford Motor Company, uno dei giganti del settore automobilistico.

Sai come è arrivato a diventare uno degli uomini più ricchi al mondo? Con una grande idea, ma soprattutto con una grande tenacia.

Partiamo dalla grande idea: Henry Ford rese l’automobile un bene alla portata di tutti. Grazie alla catena di montaggio, riuscì a ridurre il costo di produzione e di vendita dei veicoli. Da quel momento in poi, quasi tutti potevano possedere un’automobile.

Ma la storia dell’imprenditore è fatta di successi e di numerose cadute. Ripercorriamoli insieme:

  • Dopo aver lavorato per 28 anni con le macchine a vapore, Henry Ford viene assunto da Thomas Edison come ingegnere. Intanto, nel tempo libero, costruisce veicoli a motore.
  • Incoraggiato da Edison, nel 1899 fonda la Detroit Automobile Company, il primo grande fallimento. I veicoli prodotti erano troppo costosi, e dopo soli due anni l’azienda chiuse.
  • Nel 1901 nasce la Henry Ford Company. Ma dopo appena un anno, Henry Ford abbandona la società (che da quel momento diventerà la Cadillac).
  • Il 16 giugno 1903 ci riprova. Fonda la sua terza azienda, decisamente più fortunata: la Ford Motor Company.
  • Nel 1908 debutta la Ford T, economica e semplice da guidare. In pochi anni ne furono vendute ben 15 milioni, una cifra che corrispondeva alla metà delle automobili circolanti negli Stati Uniti.
  • Nel 1925 acquista la Stout Metal Airplane Company, ma dopo un crollo delle vendite è costretto a chiuderla.
  • Anche la Ford T registra un grave momento di crisi nelle vendite. Senza perdersi d’animo, nel 1927 lancia un nuovo modello, la Ford A. Con il veicolo l’azienda torna alle antiche glorie e diventa un colosso mondiale.

Sarà forse vero che dagli errori s’impara? Henry Ford avrebbe risposto così: “Ogni fallimento è semplicemente un’opportunità per diventare più intelligente”.

Noi di Auxilia Finance possiamo aiutarti a realizzare il tuo sogno imprenditoriale.