Finanziamenti alle imprese per progetti di ricerca: accordi per l’innovazione

Un finanziamento per le imprese per l’innovazione: è questa l’idea del Ministero dello Sviluppo Economico con la disciplina sugli Accordi per l’innovazione, di cui al decreto ministeriale 24 maggio 2017 e al decreto direttoriale 25 ottobre 2017, applicata alle proposte progettuali presentate dal 31 ottobre 2017.

Sul piatto, 206 milioni di euro, destinati alle imprese per il finanziamento di progetti di ricerca e sviluppo, nell’ambito degli accordi sottoscritti tra i soggetti proponenti e il Ministero dello Sviluppo, con le regioni, le provincie autonome e le altre amministrazioni pubbliche eventualmente interessate. Obiettivo, quello di sostenere interventi di “rilevante impatto tecnologico” che offrano la possibilità di migliorare ed incidere, in maniera significativa, sulla capacità competitiva delle imprese, così da operare per la salvaguardia dei livelli occupazionali e, allo stesso tempo, accrescere la presenza anche delle imprese estere sul territorio.

Le proposte possono essere presentate dallo scorso 31 ottobre: possono accedere al beneficio tutte le imprese di qualsiasi dimensione che abbiano due bilanci già approvati, e che esercitano attività di tipo industriale, agroindustriale, artigiane o di servizi all’industria, nonché attività di ricerca.

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Sono ammessi anche progetti presentati in forma congiunta tra aziende diverse, o con Organismi di Ricerca fino ad un massimo di cinque componenti. I piani devono riguardare attività di ricerca industriale o sviluppo sperimentale, che mirino alla realizzazione di nuovi prodotti, processi e servizi, o contribuiscano al loro miglioramento., tramite lo sviluppo di una o più delle tecnologie identificate dal Programma quadro dell’Unione europea per la ricerca e l’innovazione 2014 – 2020 “Orizzonte 2020”, quali tecnologie dell’informazione e della comunicazione (TIC); nanotecnologie; materiali avanzati; biotecnologie; fabbricazione e trasformazione avanzate; spazio. Devono essere previste spese e costi compresi tra i 5 ed i 40 milioni di euro, per una durata complessiva non superiore ai 36 mesi, con avvio successivo alla presentazione della proposta al Mise. Maggiori informazioni possono essere reperite sul sito ufficiale del Mise.