Intervista a Giacomo Bertoldi di Walliance

Walliance, la prima piattaforma italiana di equity crowfunding per il real estate, è una realtà consolidata estremamente innovativa. Su Walliance, nata in Trentino per volontà del Gruppo Bertoldi di Giacomo e Gianluca Bertoldi, è possibile raccogliere fondi ed investire capitali per il real estate.

Abbiamo avuto modo di porre alcune interessanti domande a Giacomo Bertoldi, Chief Executive Officer Gruppo Bertoldi Holding, che ci ha permesso di conoscere meglio come è nato il progetto del portale di raccolta Walliance e quali prospettive di sviluppo possa assicurare il settore nei prossimi anni.

Prima del successo e di creare il crowfunding immobiliare, avete dovuto affrontare scetticismo e indifferenza degli investitori?

Il crowfunding  è ancora un prodotto sconosciuto alle masse, a maggior ragione il RECF. Il nostro compito è anche quello di fare education. Far conoscere questa nuova forma di investimento alle masse rappresenta il presupposto affinchè la piattaforma abbia successo.

L’idea di creare una piattaforma di RECF  (Real Estate CrowFunding) è nata in uno dei miei viaggi all’estero. Negli USA, lo strumento del crowfunding  è molto utilizzato e l’investitore medio è più aperto a queste nuove forme di investimento. Abbiamo affrontato un grosso investimento per costruire questa piattaforma perché siamo convinti che non appena lo strumento sarà conosciuto, molti vorranno investire ed in quel momento Walliance sarà già pronta con un prodotto di qualità. Le banche tradizionali sono destinate a ridimensionare la loro presenza ed essere sostituite da nuove forme di gestione dei flussi finanziari, parlarne oggi sembra irrealistico ma il processo di modernizzazione in questo campo avrà tempi molto più brevi di quanto ci potremmo aspettare. 

Quali sono le prospettive per il crowfunding nei prossimi anni? E per Walliance?

Il crowfunding diventerà una delle nuove forme di investimento e noi vogliamo anticipare i tempi. Lo sviluppo sarà esponenziale ed anche il numero delle piattaforme sulle quali investire crescerà. Noi vogliamo distinguerci dagli altri per serietà e concretezza. Proprio per questo motivo abbiamo deciso di focalizzare l’attenzione sul real estate; si tratta di un mercato molto trasparente e remunerativo con il vantaggio di essere più sicuro rispetto alla maggior parte degli altri mercati.  Il real estate è sempre stato monopolio dei grandi, ma Walliance può aprire questo mercato anche ai piccoli medi investitori. Sulla piattaforma infatti si possono investire anche soli 500 euro.

Gli investitori potranno godere di un pacchetto informativo di primissimo livello; Walliance garantirà ai propri clienti la possibilità di vivere l’evoluzione dell’investimento seduti in prima fila con la possibilità di far fruttare piccole cifre su diverse tipologie di operazioni. Siamo molto fiduciosi che Walliance diventerà un punto di riferimento per il crowfunding  in Italia. L’interessamento dei molti fondi che ci hanno contattato ci dicono che siamo sulla strada giusta.

Il Real Estate e i nuovi progetti immobiliari in Italia sono appetibili anche sul mercato estero?

Certamente il real estate ed i nuovi progetti immobiliari sono appetibili anche sul mercato estero. Oggi come oggi i flussi finanziari si spostano rapidamente senza fare caso ai confini. Nel caso del crowfunding  ci sono delle limitazioni relative ai regolamenti vigenti ma Walliance ha intenzione di svilupparsi nel medio periodo su tutto il mercato europeo. La normativa è diversa tra stato e stato ma non dubitiamo che a breve potrebbe esserci una standardizzazione delle regole a livello europeo.

Walliance si stia concentrando ora soprattutto sul nord Italia: potrà presto eccellere anche nei mercati immobiliari nelle regioni del sud Italia? E sul mercato internazionale?

Walliance lavorerà in tutta Italia senza preclusioni e senza fare caso ai confini regionali. L’unica discriminate che farà al momento di caricare i progetti sulla piattaforma è legata alla bontà dei progetti stessi. Un buon progetto potrà essere caricato indifferentemente dal fatto che il medesimo sia collocato Sicilia o in Alto Adige. Sulla piattaforma potranno però essere caricati solamente progetti sicuri con rendimenti soddisfacenti per gli investitori. 

Che consigli potreste dare a chi vuole investire o creare una startup nel crowfunding?

L’unico consiglio che si sentiamo di dare è questo: se credete che basti creare un software e piazzarsi sul web siete sulla strada sbagliata. Una piattaforma di crowfunding  è una cosa complessa, bisogna dedicarci tanto tempo, tanta passione e tanta professionalità. Solo le piattaforme supportate da dirigenti seri e professionali potranno sopravvivere.