PMI, nuove tecnologie e digitale

Prosegue in maniera decisa, in maniera sempre più accelerata, quella che gli esperti amano definire come “rivoluzione digitale”, che coinvolge anche le PMI. Mentre le grandi aziende posso vantare investimenti rilevanti e corsi di aggiornamento ed apprendimento, quelle di minori dimensioni restano spesso alla finestra senza avere le idee ben precise su dove virare i loro investimenti.

Si sta assistendo ad una vera e proprio sistema economico a due velocità: da un lato, le tecnologie dell’Industry 4.0, come l’internet of things o la robotica stanno sviluppando nuovi modelli di business; dall’altro, il mondo delle PMI tradizionali, tra cui molte eccellenze manifatturiere del made in Italy, provano ad investire innovando i propri sistemi produttivi, spesso senza ricevere ritorni immediati.

Il rapporto tra le PMI e le nuove tecnologie rappresenta un importante punto della nostra economia: è necessario investire in formazione, analizzare a tavolino il proprio business e studiare soluzioni ideale verso quali far convergere i propri investimenti.

Nella produzione sta cambiando radicalmente l’interfaccia uomo macchina, l’introduzione di nuove tecnologie come la stampa 3D, l’utilizzo di droni, la robotica, la virtual e la augmented reality, la comunicazione wireless tra dispositivi; conteranno sempre di più anche il marketing, il cloud computing, Big Data Analitycs. Mentre prima il digitale nelle PMI era relegato all’introduzione o meno dell’e-commerce, oggi c’è la consapevolezza che l’innovazione può modificare il rapporto con clienti e fornitori, aumentare profitti e fatturato e creare nuovi modelli di business.

Probabilmente non esiste una soluzione ideale univoca per la digitalizzazione delle PMI italiane: il processo produttivo e l’organizzazione logistica necessitano comunque di innovazione e di un resyling del business tradizionale, per evitare bagni di sangue. Anche se le risorse disponibili sono per lo più limitate, è necessario evolversi e prepararsi ai cambiamenti dell’ecosistema produttivo, sempre più complessi e rapidi.

La storia dell’economia insegna che chi non dimostra volontà ed intelligenza nel sapersi rinnovare, cede inevitabilmente campo. Tuttavia, in questo contesto storico, le possibilità offerte sono tantissime ed in rapida evoluzione.