Analisi del mutuo 2017 sulla prima casa: segnali di crescita

In linea con la crescita del settore immobiliare, l’analisi dei mutui contratti nel 2017 mostra segnali di evidente ripresa. Secondo alcune analisi condotte da mutuionline.it, possiamo già ottenere dei dati significativi sul corrente anno, che lasciano per il futuro delle aspettative decisamente positive.

I dati, con aggiornamento ad ottobre, mostrano  dei risultati confortanti sulla crescita dei mutui: il trend passa dal 33% di inizio anno all’attuale 45,2%. Tendenza opposta, invece, per le surroghe: dal 60% del trimestre gennaio – marzo, si attestano al 45%, raggiungendo di fatto i mutui contratti.

Tre mutui su quattro sono a tasso fisso

Il tasso medio pressoché stazionario per il fisso (2,3% nel 2016 e nel 2017, se consideriamo la media tra i mutui a 20 e 30 anni) e leggermente in calo per il variabile, che passa dal 1,23% all’1,03%. L’Euribor continua ad avere un valore negativo ed essere privo di oscillazioni, e proseguirà questo trend anche nel prossimo futuro (potrebbe crescere con i primi rialzi dei tassi da parte della Bce, nella seconda parte del 2019).

La soluzione più adottata è il mutuo a 20 anni

Per ciò che concerne la durata, la soluzione più adottata rimane il mutuo ventennale (32,3% delle scelte), in aumento dal primo trimestre, ove si attestava al 30,7%; l’importo medio, anch’esso in aumento dopo una flessione nei mesi estivi, raggiunge i 124 mila euro, anche se il 36,6% dei mutui è inerente una richiesta compresa tra i 50 ed i 100 mila euro.

Il richiedente tipo è un soggetto di età compresa tra i 36 ed i 45 anni (nella metà dei casi), con un reddito mensile compreso tra i 1.500 ed i 2.000 euro. Il nord concentra il 45,9% dei mutui erogati, contro il 37,6% del centro e il 16,5% del Sud e delle isole. Scopri le proposte mutuo di Auxilia Finance.