Art Bonus. Come funziona e a chi è destinato

Come sa chi ci legge da un po’, noi di Auxilia Finance ci occupiamo di finanziamenti, ma in questo blog diamo ampio spazio anche a informazioni su detrazioni e agevolazioni fiscali. Oggi parliamo agli amici dell’arte, della cultura e dello spettacolo.

Chi vuole sostenere il patrimonio culturale italiano ha un’ottima occasione per darsi da fare. Sappiamo bene che la necessità c’è, ed è urgente. Proprio per questo è stato introdotto l’Art Bonus, un incentivo fiscale che premia chi aiuta la cultura.

Qui ti spieghiamo come funziona il bonus, come ottenerlo e a quali condizioni.

Cos’è l’Art Bonus?

L’Art Bonus non è una novità, è un incentivo fiscale introdotto nel 2014 con la legge sulle Disposizioni urgenti per la tutela del patrimonio culturale, lo sviluppo della cultura e il rilancio del turismo.

Prevede un’agevolazione fiscale al 65% per chi sostiene il patrimonio culturale pubblico attraverso donazioni di denaro. Il credito d’imposta è ripartito in 3 quote annuali di uguale importo. Più nel dettaglio:

  • Le persone o gli enti che non svolgono attività di tipo commerciale, come i dipendenti o i pensionati, possono ricevere un credito d’imposta massimo pari al 15% del reddito.
  • Per chi svolge un’attività commerciale, invece, il credito d’imposta non può superare il 5 per mille dei ricavi annui.

Insomma, un incentivo non da poco se desideri vestire i panni del mecenate, per usare un termine un po’ polveroso ma molto affascinante.

Chi può ricevere l’Art Bonus?

Soffiamo via un po’ polvere e mettiamo a fuoco le caratteristiche dei mecenati che possono avvalersi dell’incentivo:

  • Puoi riceverlo se sei un imprenditore, una società, un ente o un’organizzazione che svolge un’attività commerciale.
  • Non puoi avvalertene se sei una persona o ente con un’attività d’impresa.

Abbiamo più chiaro il profilo dei mecenati. Ora vediamo a cosa sono destinate le donazioni che danno diritto all’Art Bonus.

Quale patrimonio sostenere?

Il patrimonio culturale italiano è vasto e di grande valore, lo sappiamo bene. Cosa sostenere per usufruire dell’Art Bonus? Ci sono tante possibilità di intervento:

  • restauri o manutenzione dei beni culturali pubblici;
  • sostegno ai luoghi della cultura: musei, biblioteche, archivi, fondazioni lirico-sinfoniche, teatri e parchi archeologici;
  • contributi per la realizzazione di nuove strutture per la cultura e lo spettacolo o restauro di quelle esistenti.

Consulta la lista completa dei beni culturali che richiedono il tuo intervento.

Stiamo parlando solo di beni pubblici. Quindi sono escluse dal bonus le donazioni indirizzate ai beni culturali privati o ecclesiastici. Così come sono escluse quelle avvenute prima dell’entrata in vigore della legge, quindi prima del 2014. Le agevolazioni per il sostegno ai teatri si applicano, invece, a partire dal 2015.

L’iter per ottenere l’Art Bonus

Dopo aver scelto l’intervento da sostenere, contatta l’ente beneficiario (tramite una email con oggetto “Erogazione liberale per Art bonus”), accordati sui dettagli per l’erogazione e procedi.

Come immaginerai, per ottenere l’incentivo bisogna portare testimonianza della tua “buona azione”. Per questa ragione, l’Agenzia delle Entrate ha deciso che la donazione deve essere fatta tramite:

  • bonifico bancario o postale;
  • carte di debito, di credito o prepagate, assegni bancari e circolari.

Ѐ importante conservare la copia della ricevuta del versamento, dove vengono indicati il beneficiario e la causale. Questa ti verrà richiesta per ottenere il bonus.

Se hai a cuore il patrimonio culturale italiano e hai la possibilità di proteggerlo e valorizzarlo, questa è l’occasione giusta.

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