Efficienza energetica, l’importante ruolo delle green bank

Negli States trovano ampia strada le cosiddette Green Bank pubbliche, appositamente create per sostenere i progetti immobiliari legati all’efficienza energetica, sia nell’ambito delle nuove costruzioni, che per le ristrutturazioni.

 

Al fine di evitare inutili concorrenze con gli istituti di credito, le green bank difficilmente finanziano in maniera diretta, ma lavorano per cercare nuovi partner, “sponsorizzare” i progetti più interessanti e costruire delle garanzie creditizie qualora le banche non forniscano somme sufficienti nei loro finanziamenti. Riescono ad essere particolarmente efficaci nel caso di somme relativamente piccole e quando i richiedenti non hanno un perfetto merito creditizio. Sono dunque davvero utili per privato e PMI.

Negli Stati Uniti, ove gran parte delle green bank sono  state create dalle amministrazioni locali grazie alla collaborazione di enti no profit quali Coalition for green capital, sono già stati investiti 1,5 miliardi di dollari. In Inghilterra, il colosso australiano Maquaire ha fiutato l’affare ed è pronto a sborsare fino a 2 miliardi di sterline per la privatizzazione e l’acquisizione della Green Investment Bank.

Tali enti operano già in diverse aree degli Stati Uniti, da New York alla California, e sono già approdate nel Regno Unito, in Australia ed in Giappone. In Italia potrebbe funzionare? Di sicuro, l’apporto di iniziative simili potrebbe garantire partnership interessanti per tutte quelle operazioni “minori”, al di sotto di uno o due milioni di euro di valore, per le quali gli istituti di credito si tirano indietro, spesso a causa delle mancanza di garanzie.

In Italia, la Cassa depositi e prestiti, controllata dal Tesoro, ha fornito un apporto del tutto simile a quello delle green bank, finanziando diverse iniziative per 300 milioni di euro. Tra l’altro, sono stati impiegati per la sottoscrizione di un bond della multi-utility del Trentino Alto-Adige Alperia finalizzata ad acquisire un portafoglio di impianti idroelettrici per il valore complessivo di 125 milioni, e per il rinnovo dell’illuminazione pubblica per tutti i Comuni nei quali è presente il gestore Hera Luce, per il quale sono stati stanziati 21 milioni di euro. Tuttavia, la Cdp non ha interessato ancora – ma si spesa possa essere presto estesa – i privati ed i lavori sul residenziale. Un fondo di garanzia consentirebbe di vivacizzare il mercato dell’efficienza energetica che, nel tempo, continua a crescere e a conquistare sempre più quote di mercato.

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