4 chiacchiere con Filippo Chiricozzi di Moovenda, una start up con le ali

Abbiamo incontrato Filippo Chiricozzi, cofondatore di Moovenda, una start up romana che mette le ali ai ristoranti per consegnarti cibo ovunque ti trovi, a casa o al lavoro.

Certo, sviluppare e gestire un’impresa che si occupa di consegne a domicilio in una città come Roma dev’essere proprio una bella impresa! Per questo abbiamo deciso di farcela raccontare meglio da Filippo, per capire come è riuscito a… mettere le ali al suo sogno.

1) Ciao Filippo, ti va di raccontarci com’è nata l’idea di dedicarti a una tua start up?
Ho avuto sempre la fortuna di conoscere e lavorare nell’ambito start up, prima all’università, poi come dipendente per un paio di realtà. Mi ha sempre affascinato l’idea di poter creare qualcosa di mio, di nuovo, che potesse far bene e portare innovazione in qualsiasi settore. 
Et voilà, mi sono ritrovato immerso in questo mitico, magico mondo start up, con la voglia di imparare e crescere il più possibile!

2) Parlaci di Moovenda: come funziona? E chi sono i moover?
Moovenda è il servizio di food delivery che ti consegna i migliori piatti della città (per ora solo su Roma) in pochi minuti dall’ordine, ovunque tu sia, a pranzo o a cena. Cosa facciamo? Facilitiamo la vita ai ristoranti per quanto riguarda il servizio di consegna a domicilio, fornendo loro tutto il necessario, dal packaging all’assistenza clienti, passando, ovviamente, dal servizio di fattorini (o meglio moover, come ci piace chiamarli). E i moover sono proprio l’arma vincente di Moovenda. Grazie a loro riusciamo a offrire un servizio efficiente e professionale!

3) Tutto è partito durante lo Startup Weekend: 54 ore per mettere in piedi una start up. Spiegaci meglio questa esperienza e come è proseguita la tua avventura da quel momento in poi.
Lo Startup Weekend è stato una prova, un esercizio di stile, un puro test. Test che però ha dato ampiamente i suoi frutti! In 54 ore abbiamo tirato fuori un’idea e alcune ipotesi di sviluppo futuro. Usciti da lì, con un primo premio in mano, abbiamo deciso che valeva la pena far crescere la nostra idea. Di lì la decisione di applicare per Luiss Enlabs, lavorando duramente per tre settimane e cercando di tirare fuori un prodotto adeguato.

4) Dacci qualche numero di Moovenda: utenti, ristoranti, moover e città coinvolte
Ad oggi, abbiamo più di 6.000 utenti
, oltre 200 ristoranti convenzionati, circa 50 moover 
e (per ora) una città: Roma.

5) Qual è stata la difficoltà più grande che hai riscontrato durante la creazione e gestione della tua impresa?
L’organizzazione del lavoro al crescere della struttura. Sembra facile, ma coordinare un team di lavoro sempre più ampio e tanti moover diventa difficile quando i numeri si fanno significativi.

6) È cambiata la tua vita e il tuo approccio al mondo del lavoro da quando sei diventato uno startupper?

Come si suol dire, “da così a così” (immaginatevi la mano che ruota di 180° in senso orizzontale). Tutto si muove più velocemente e tutto deve essere valutato più velocemente, bisogna sempre analizzare i pro e i contro in pochissimo tempo e cercare una soluzione a qualsiasi imprevisto. Di sicuro, oggi, nulla è più un ostacolo!

7) Quali sono i progetti per il futuro di Moovenda?
Continuare a crescere su Roma ed espanderci su nuove città, mantenendo sempre la qualità di prodotto e servizio come elementi fondamentali.

8) Cosa consiglieresti a chi ha intenzione di dar vita a una propria start up?
Se avete un’idea, buttatevi! Raccontatela a chiunque, spiegate cosa vorreste farne e come vorreste strutturarla (anche senza avere alcun prodotto o servizio in mano). Modellatela a vostro piacimento e non abbiate paura dei “predicozzi”: potrebbero essere la vostra salvezza!

9) Il tuo sogno nel cassetto?
Prendermi 6 mesi di pausa e girare il mondo. 
Ma non ora, ora vado che ho una cacio e pepe, due carbonare, una tagliata e due dolci da consegnare! 🙂

Anche tu, come Filippo, vuoi mettere le ali al tuo sogno? Con i nostri finanziamenti, possiamo darti una mano a realizzarlo.