Il Demanio lancia il recupero di immobili lungo cammini e strade

Il demanio lavora per la valorizzazione degli immobili statali, patrimonio nazionale il cui recupero diventa importante ed imprescindibile anche dal punto di vista turistico. Propone, infatti, il recupero di oltre cento immobili pubblici, siti lungo i cammini ed i percorsi ciclopedonali o storico-religiosi, siti in tutta Italia.

Già in passato è stato proposto qualcosa di simile per il recupero in chiave turistica delle tante dimore storiche sparse nel Paese; in maniera del tutto analoga, oggi si ripropone la conversione di immobili siti in località “riscoperte” sugli antichi sentieri dei pellegrini – e l’Italia è piena di strade e sterrati usati come “cammino di Santiago” in Spagna – o su aree oggi frequentate da mountain bike, trekking o lunghe camminate. Le costruzioni possono oggi diventare ostelli, punti di ristoro, o anche piccoli hotel, pronti ad assistere ed ospitare i centinai di turisti “sportivi” che riscoprono questi antichi sentieri e l’amore per il cosiddetto slow travel. E’ infatti in crescita lo sviluppo di un turismo consapevole, rispettoso dell’ambiente e in grado di far conoscere, valorizzandolo, ogni aspetto del territorio. Ne giovano tutte quelle aree che per anni non sono state sfruttate turisticamente ma che oggi si ritrovano al centro di nuovi interessi. 

Tra gli immobili più interessanti, possiamo ad esempio annoverare quelli posti lungo la Via Appia, la Via Francigena, il Cammino di Francesco e di San Benedetto; oppure, nei pressi di alcune interessanti ciclovie, come VEnTO, SOLE e Acqua, nell’Acquedotto Pugliese.

L’individuazione degli immobili per la loro riqualificazione ha permesso di trovare una collocazione a tutte quella parte di patrimonio immobiliare privo di sbocchi di mercato. Il progetto “Cammini e Percorsi“, è stato promosso dal Demanio unitamente da MiBACT e MIT. L’operazione è stata mirata ad agevolare i giovani imprenditori under 40 e le cooperative/associazioni che si occupano del settore. La concessione di valorizzazione può avere una durata fino a 50 anni. Lo scorso mese di giugno si è conclusa la consultazione pubblica online, che ha visto l’interesse di oltre 20mila persone, provenienti da tutto il mondo.