MobiliseSME. L’Erasmus delle PMI

Esperienze di lavoro all’estero?

Se hai un’azienda, forse hai già posto questa domanda durante i colloqui per cercare un nuovo collaboratore. Perché anche tu sai che, oggi più che mai, internazionalizzare il proprio business è vitale.

E lo sa anche l’Unione Europea, che ha messo a disposizione ben 450 miliardi di euro di fondi strutturali per finanziare investimenti che aiutino le imprese a internazionalizzare le proprie attività. Da questi presupposti nasce il progetto MobiliseSME.

Di cosa si tratta? Lo scopriamo subito.

Che cos’è MobiliseSME?

Molto probabilmente conosci il programma Erasmus dedicato agli studenti universitari. Bene, sostituisci l’azienda all’università, un dipendente d’impresa allo studente e avrai una prima idea di che cos’è MobiliseSME.

Più di preciso, il progetto, ancora in fase pilota, offre l’opportunità ai dipendenti delle micro, piccole e medie aziende di sperimentare un periodo di lavoro in un’impresa estera.

I vantaggi per l’impresa e per il lavoratore non sembrano mancare. Vediamoli.

I vantaggi offerti dal programma

Sui benefici che si possono trarre dal viaggio e dal confronto con nuove realtà, si è detto e scritto in lungo e in largo. Non ci dilungheremo quindi su questo punto, dandolo per assodato. Vediamo piuttosto quali sono i 2 principali vantaggi che MobiliseSME propone alle aziende e ai lavoratori:

  • ospitare un nuovo dipendente, o inviarne uno all’estero, permette di creare dei “ponti” con altre imprese. Ponti che potrebbero rivelarsi utili per ampliare le opportunità commerciali e per trovare nuovi partner esteri.
  • I dipendenti conoscono nuovi mercati, nuove tecnologie e nuovi metodi di lavoro, e intanto migliorano le proprie competenze linguistiche. Insomma, è utile alla loro crescita professionale e potrebbe portare “nuovi spunti” all’azienda.

Le intenzioni del progetto sono tra le migliori. Ora vediamo a che punto è. Perché, come ti abbiamo anticipato, è ancora nella fase “lavori in corso”.

Il progetto pilota

Prima di passare in azione, MobiliseSME deve superare alcune fasi. Oggi gli obiettivi del progetto sono quelli di verificare la propria efficacia e di valutare l’interesse delle aziende. Se il riscontro dovesse essere positivo, allora si potrà delineare un piano di mobilità.

Vediamo, intanto, come si sta procedendo per testare il progetto:

  • È online un questionario dove le PMI possono comunicare aspettative e perplessità sul programma. Se vuoi dare una mano al progetto, dai un’occhiata.
  • In 13 paesi dell’Unione Europea (Austria, Belgio, Estonia, Francia, Germania, Italia, Paesi Bassi, Regno Unito, Romania, Spagna, Svezia, Turchia, Ungheria) sono attivi gruppi di riflessione composti da imprenditori che discutono e approfondiscono i risultati del questionario.
  • Da novembre 2016 a marzo 2017 si sperimenteranno i primi scambi “prova”.
  • Dopodiché, imprenditori e dipendenti saranno chiamati a dare una valutazione dell’esperienza svolta e dei benefici acquisiti.
  • I riscontri di questa fase valutativa saranno pubblicati in un rapporto finale, che includerà i risultati della ricerca e tutte le raccomandazioni riguardo al funzionamento del programma.
  • Se i risultati saranno positivi, il progetto prenderà il via.

Se MobiliseSME ti sembra una buona opportunità per la tua azienda, segui gli esiti di questa fase pilota. Presto, potrebbe diventare realtà.

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