Mutui “verdi” nel 2018: l’efficienza energetica sarà sempre più importante

Il fenomeno dei cosiddetti “mutui verdi” è destinato ad esplodere, probabilmente entro la fine del prossimo anno. Si tratta essenzialmente di tutti quei mutui che hanno come finalità quella di aumentare la classe energetica dell’immobile, sia in fase di acquisto che di successiva ristrutturazione. Per questa tipologia di finanziamento si utilizza un tasso ed un meccanismo estremamente conveniente per il cliente, con un favorevole Loan to Value (rapporto tra il mutuo ed il valore dell’immobile), che trova consensi anche da parte degli istituti bancari, a livello di gestione del rischio e di reperimento del capitale.

Secondo Romano Stasi, segretario generale di AbiLab, Centro di Ricerca e Innovazione per le Banche, «Finanziare il settore green è indispensabile oggi, sia per le spinte di mercato sia per gli ambiziosi obiettivi di riduzione delle emissioni definiti con l’Agenda europea 2030. Aggiunge poi però che «Per sbloccare il mercato, però, è necessario formulare un sistema di valutazione di questo particolare tipo di credito, standard e condiviso dal sistema». Ad oggi, il 40% del consumo di energia del continente europeo è rappresentato dagli edifici, e si stima che, per elevare il livello di efficienza energetica di quelli più datati, potrebbero essere investiti capitali fino a 100 miliardi l’anno. È dunque un settore in forte crescita, sul quale le banche stanno già lavorando in termini di gestione del rischio e gestione dei capitali.

In Italia è già presente una serie di soluzioni dedicate all’efficienza energetica degli immobili, anche se nella maggior parte dei casi si tratta di prestiti senza ipoteca. Purtroppo, però, non esistono procedure standardizzate per la pratica di istruttoria, nella quale si dovrebbe misurare l’impatto dell’efficienza energetica sul rischio – credito e, dunque, sulla possibilità di elevare il valore patrimoniale dell’immobile aumentando la classe energetica. L’efficienza energetica aumenterà presto il proprio “peso” in fase di stipula del mutuo, proprio per la possibilità di “certificare” un aumento del valore immobiliare. Secondo Luciano Chiarelli di Unicredit, membro di EeMAP (Energy efficient mortgages action plan), «in futuro, è possibile immaginare sportelli bancari in cui sia abituale avere un consulente energetico che consigli il cliente sui lavori da operare, nel momento stesso in cui valuta il mutuo».