Partnership russe per le nuove startup? Le proposte dell’Ice

Un vero e proprio “ponte”, tra le startup italiane e gli investitori russi: è questa la proposta del direttore dell’Ice Pier Paolo Celeste, che mira a creare un canale di comunicazione preferenziale con il mondo russo, creando un red carpet per il lancio di startup innovative.

Grazie ad un investimento di 500mila euro da parte dell’Ice è nato infatti, questa estate, il Desk Startup; lo stesso ente ne curerà la presentazione, presso l’evento dello Startup Village, che si terrà il prossimo giugno alle porte di Mosca, nella cosiddetta «Silicon Valley russa».

Secondo l’intervista rilasciata da Celeste all’agenzia di stampa Agi, «L’idea è fare da anello di congiunzione: vogliamo far sapere in Russia che in Italia esistono oltre 16.000 società che fanno innovazione e i cui prodotti e idee potrebbero essere utili al mercato russo; nel contempo» spiega lo stesso direttore «è possibile anche il contrario, ovvero far conoscere in Italia le possibilità che offre questo Paese per chi abbia idee e progetti di startup».

Il Desk Startup, che partirà il prossimo ottobre, si occuperà di raccontare casi di successo delle startup italiane che hanno puntato all’innovazione, e quelle che hanno avuto esperienze commerciali in Russia. Il tutto avverrà tramite una newsletter proposta in lingua italiana e russa. Il primo numero partirà con una intervista al Presidente della San Paolo Francesco Profumo, uno dei più importanti esperti di economia ed innovazione del Paese.

Celeste ha voluto anche puntualizzare come la storica creatività e il genio del popolo italico, creano una sorta di empatia naturale con la Russia, e che, in opportunità come questa, le nostre culture, ancora troppo distanti, potrebbero in qualche modo avvicinarsi.

Al Cremlino attualmente dimostrano ampia volontà di voler innovare in tantissimi settori: dall’education alla medicina, fino alle attività legate ai prossimi Mondiali di Calcio. Il vero grande finanziatore dell’innovazione è lo Stato con gli interessanti fondi per lo sviluppo tecnologico del Paese.