Quantitative easing, per la salute dei mutui. Ma dopo?

Arrivano buone notizie per coloro che sono in trattativa o hanno intenzione, a breve, di accendere un mutuo. Il Governatore della Bce Mario Draghi, dopo annunci su una possibile sospensione, ha infatti confermato che il Quantitative Easing durerà ancora del tempo; anzi, per l’esattezza “per tutto il tempo che sarò necessario“.  L’economia non è dunque in grado, secondo le stime, di poter reggere la sospensione del QE ed un conseguente rialzo dei tassi.

Cos’è il Quantitative Easing e come funziona?

Il Quantitative Easing è un intervento economico, introdotto cinque anni fa, decisamente fuori dai canoni, definita da alcuni una vera e propria “medicina per malattie gravi”: si tratta essenzialmente di una misura di politica monetaria espansiva, che mira a stimolare la crescita economica, la produzione e l’occupazione. Gli Stati in difficoltà possono tirare un sospiro di sollievo e continuare a sostenere il proprio debito pubblico.

Tecnicamente, il QE è l’acquisto di Titoli di Stato a breve scadenza da parte della BCE, che può così immettere nuova liquidità nel sistema economico dell”unione. In questo modo, si riducono i tassi e si rende preferibile investire il denaro piuttosto che tenerlo in banca. I titoli acquistati dalla Bce aumentano di prezzo e riducono di rendimento. La riduzione dei tassi, invece, sta favorendo l’espansione dei mutui. Si registra infatti ancora una volta la crescita dei mutui per abitazione (+18,5% il dato trimestrale, 48 i milioni concessi)

Che mutuo scegliere oggi?

La notizia della riconferma del Quantitative Easing mette al sicuro i mutui che devono essere stipulati e probabilmente tutti coloro che vorrebbero stipularlo entro la fine del prossimo anno. Una eventuale sospensione del QE porterebbe inevitabilmente ad un rialzo dei tassi che renderebbe i nuovi mutui meno convenienti di quelli attuali. Il pericolo è scampato nell’immediato, ma non sappiamo, al momento, cosa potrebbe succedere in futuro. In quest’ultimo anno si sono confermate ancora alte le erogazioni a tasso fisso, per la serenità nel conoscere a priori il tasso di interesse e nel risparmio che viene garantito dai valori stabili e molto bassi dell’indice Eurirs.

Nella scelta del mutuo non dobbiamo dimenticare di relegare la giusta importanza a tutte le componenti che possono far lievitare le spese, dunque occhio al Taeg, e allo spread variabile. Nell’eventualità di un futuro rialzo degli interessi del tasso variabile, si possono prendere in considerazione le condizioni del tasso misto, che consentono il passaggio al tasso fisso in determinate condizioni.